La notte di Halloween e il film che la rappresenta
Oggi è la festività di Halloween, la notte più spaventosa dell’anno, fatta di zucche illuminate, costumi terrificanti e atmosfere da brivido. Tra i film che meglio incarnano lo spirito di questa ricorrenza, uno spicca su tutti: Halloween di John Carpenter, uscito nel 1978. Non si tratta soltanto di un film horror, ma di una vera e propria pietra miliare che ha segnato la storia del cinema e ha dato vita a un mito immortale: Michael Myers.
L’uscita del film e il successo inaspettato
Halloween – La notte delle streghe debuttò nelle sale americane il 25 ottobre 1978 con un budget ridottissimo, appena 325.000 dollari. Nonostante le limitazioni economiche, Carpenter riuscì a creare un’opera di tensione e terrore che conquistò il pubblico. Il film incassò oltre 70 milioni di dollari a livello mondiale, diventando uno dei film indipendenti più redditizi della storia. La sua forza stava nella semplicità: un killer mascherato, un quartiere apparentemente tranquillo e una tensione crescente che non lasciava scampo allo spettatore.
Michael Myers: l’incarnazione del male
Il personaggio di Michael Myers è diventato un’icona dell’horror. La sua maschera bianca, priva di espressione, rappresenta il vuoto e l’assenza di umanità. Non è un assassino motivato da vendetta o desiderio, ma una forza del male pura e inarrestabile. Questa caratterizzazione ha reso Myers diverso da altri villain cinematografici, trasformandolo in un simbolo universale della paura.
Laurie Strode e l’archetipo della “final girl”
Accanto a Myers, il film ha consacrato un altro personaggio fondamentale: Laurie Strode, interpretata da una giovanissima Jamie Lee Curtis. Laurie è la “final girl” per eccellenza, l’ultima sopravvissuta che affronta il male con coraggio e intelligenza. Questo archetipo narrativo, nato proprio con Halloween, è diventato un elemento ricorrente in moltissimi slasher movie successivi.
I sequel e l’espansione del mito
Il successo del film generò una lunga serie di sequel, reboot e reinterpretazioni. Dal diretto seguito del 1981 fino alla recente trilogia diretta da David Gordon Green (2018-2022), la saga di Halloween ha attraversato decenni, adattandosi ai tempi ma mantenendo intatta la sua essenza. Ogni capitolo ha contribuito ad alimentare il mito di Michael Myers, rendendolo una presenza costante nell’immaginario collettivo.
L’impatto culturale e l’eredità
Halloween non è solo un film horror: è un fenomeno culturale. Ha definito le regole dello slasher movie, ispirando opere come Venerdì 13, Nightmare e Scream. La colonna sonora, composta dallo stesso Carpenter, è diventata una delle più riconoscibili della storia del cinema: poche note di pianoforte capaci di evocare immediatamente terrore. Ancora oggi, durante la notte di Halloween, milioni di persone scelgono di rivedere questo film per rivivere l’atmosfera di paura e suspense che solo Carpenter è riuscito a creare.
Un classico immortale
A distanza di oltre quarant’anni, Halloween rimane un classico intramontabile. Non è soltanto un film da guardare il 31 ottobre, ma un’opera che ha cambiato per sempre il linguaggio del cinema horror. Ogni volta che le luci si abbassano e la musica inizia, Michael Myers torna a camminare tra le ombre, ricordandoci che la paura più grande è quella che si nasconde dietro l’angolo, silenziosa e inarrestabile.
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